Inizio

01/04/2024

Fine

01/10/2025

Status

In corso

THE QUEER CITY

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Inizio

01/04/2024

Fine

01/10/2025

Status

In corso

Un ambiente urbano adeguato dovrebbe essere accessibile, plurale, inclusivo, sicuro e in grado di accogliere tutte le diverse forme di vita che lo abitano, promuovendo la coesione sociale tra gli abitanti. L’approccio alla coesistenza dovrebbe quindi avvenire in modo intersezionale, senza dimenticare le stratificazioni e le intersezioni tra le diverse sfaccettature che compongono le identità dei cittadini: classe, provenienza, religione, orientamento sessuale e di genere, colore della pelle. Una città queer, nel suo centro così come nei suoi margini, dovrebbe potersi dire davvero plurale e accessibile, senza lasciare nessuno indietro. Questo può avvenire anche e soprattutto a partire da un cambio del paradigma culturale, oltre che fornendo alle persone e alle associazioni LGBTQIA+ degli spazi in cui esprimersi, e contribuendo a formare studenti futuri progettisti che sappiano progettare con un’ottica più plurale, transfemminista, queer e inclusiva.

Il progetto ambisce a esplorare in maniera approfondita la complessa relazione tra il concetto di queerness e lo spazio pubblico, attraverso la costruzione di un percorso partecipato che coinvolga attivamente gli attori locali all'interno della comunità LGBTQIA+, mettendo in relazione associazioni, attivisti e la pubblica amministrazione per la progettazione e riattivazione di diversi spazi distribuiti in vari Municipi di Milano, diffondendo e amplificando i valori, le istanze e le iniziative intraprese dalle associazioni attive sul territorio anche al di fuori dei quartieri più centrali.


Il progetto è sviluppato in partnership con Ala Milano Onlus e Fondazione LILA Milano ETS, grazie al contributo di Fondazione di Comunità Milano, con il supporto di una rete composta dai 9 Municipi del Comune di Milano e da 8 associazioni LGBTQIA+ (Agedo, CIG Arcigay Milano, Famiglie Arcobaleno, GayMiN Out, Nina’s Drag Queens – Aparte, PoliHERo, Poliedro, Pride Sport Milano).


THE QUEER CITY nasce a partire dal lavoro svolto nel corso “Temporary and Inclusive Urban Solutions” (TIUS) della Scuola del Design del Politecnico di Milano, in cui i partners e la rete di supporto sono stati coinvolti in un processo di co-progettazione con gli studenti per progettare nove allestimenti (uno per ciascun Municipio) per uno spazio pubblico plurale.Durante le edizioni del corso del 2024 e 2025 verranno scelti i 2 progetti più promettenti per essere implementati e perfezionati in un dialogo partecipativo. Si sfrutteranno le indicazioni e i risultati ottenuti dall’attività pilota TIUS come punto di partenza di contenuto, di aggancio e coinvolgimento delle comunità di riferimento al fine di trasformare la temporaneità di queste sperimentazioni in allestimenti spaziali permanenti e a disposizione dei cittadini.


Risultati attesi:



SPAZIO Q?!, il primo spazio all'interno di questo progetto, è stato attivato a partire dal 20 Ottobre 2024 all'interno di Parco dei Triangoli, nel Gallaratese, Municipio 8.

Il progetto ha visto attivarsi la rete di partnership e di supporto di THE QUEER CITY e inoltre è realizzato in sinergia con il percorso di rigenerazione dell'area promosso dalla Rete firmataria del Patto di Collaborazione che sussiste dal 2021 nel Parco dei Triangoli tra il Comune di Milano, Argót Aps, SpazioTempo Aps, Atelier delle Verdure, ASD Polisportiva Garegnano 1976 e Cooperativa Sociale Nuova Umanità Onlus, impegnati in un dialogo con la comunità di associazioni e cittadini attivi già presente nel quartiere.

Grazie al finanziamento ricevuto, da questa esperienza si è potuto realizzare un allestimento a partire dai progetti dell3 student3 Thi Lanh Peruzy e Samuele Cellura (rispettivamente “What’s in the Closet?” e “Q!? Questioning Queerness) e attivare SPAZIO Q?!, con l’obiettivo di promuovere la sensibilizzazione civica sui temi legati alle istanze queer e femministe anche al di fuori dei tradizionali “gayborhood”, uscendo dai confini di Porta Venezia e intervenendo in aree meno centrali della città.

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