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Colour and Environmental Design

01 dicembre 2017 — 3 minuti di lettura

Sono Mario Bisson, professore associato presso il Dipartimento di Design del Politecnico di Milano dove insegno Industrial design, Elementi visivi per il progetto e Colore presso la Scuola di Design. Attualmente sono il Direttore scientifico del Laboratorio Colore del Dipartimento di DESIGN, ma il mio impegno professionale e didattico è iniziato molto prima: dal 1987 al 2008 ho lavorato con il prof. Attilio Marcolli ed ho insegnato in diverse scuole di design (Morfologia dei componenti, Industrial Design, Il linguaggio del Design, Percezione visiva, Colore).

Ho collaborato e tuttora collaboro con molteplici aziende produttrici e istituzioni pubbliche su temi di ricerca relativi al Colore e all’Environmental Design. Proprio per approfondire e ampliare queste tematiche ho collaborato all’istituzione del Laboratorio Interdipartimentale EDME (Environmental Design and Multisensory Experience) ed oggi ne sono il direttore scientifico.

Ho, inoltre, fondato l’associazione MDA (Mediterranean Design Association) di cui sono direttore scientifico; faccio parte del consiglio di amministrazione di PoliDesign Scrl e del comitato scientifico della rivista COLORE.

Il progetto:

Configurazione di un Laboratorio interdipartimentale sull’Environmental Design and Multisensory Experience (EDME)

L‘Environmental Design (ED) promuove un corpus disciplinare trasversale, focalizzato sui processi di progettazione di ambienti “smart”, flessibili, adattativi ed ecocompatibili, che integrano il design dello spazio con i fattori percettivi e tecnici del colore, dei materiali e della luce, degli odori, della rappresentazione multimediale di fenomeni complessi, della realtà virtuale e aumentata, della interazione fisica con gli oggetti e dell’interazione con l’ambiente, i suoi dispositivi digitali ed suoi artefatti. L’ED si avvale di conoscenze legate, oltre che al design, all’ICT, all’ingegneria dei materiali, alla sostenibilità dei sistemi, all’arte, alle neuroscienze, all’innovazione dei prodotti e dei processi industriali.

La proposta è formulata da ricercatori appartenenti a quattro Dipartimenti del Politecnico di Milano che lavorano su tematiche multidisciplinari: design, multisensorialità e processi esperienziali, progettazione e sviluppo di sistemi di interazione innovativi, aspetti tecnici e percettivi del colore e della luce, rappresentazione multimediale di fenomeni complessi, realtà virtuale e aumentata, caratterizzazione e divulgazione della percezione esperienziale delle proprietà funzionali e sensoriali dei materiali.

«La produzione scientifica, la capacità di sviluppare ricerche con enti pubblici e industrie, in ambito nazionale ed internazionale, e l’esperienza di lavoro in collaborazione costituiscono le basi su cui poggia la proposta.»

Il laboratorio, organizzato sul tema dell’esperienza virtuale interattiva multisensoriale, risponde alla necessità di uno spazio fisico con tecnologia ICT innovativa (di proiezione, modellazione, sensoristica, luce, rappresentazione multimediale, interazione) svolte e materiali di ultima generazione per svolgere ricerche che coinvolgono simulazioni di attività e interazioni complesse (ad esempio nel settore bio-medico, ambientale, di produzione industriale, di riabilitazione, di entertainment, di marketing esperienziale) e previsioni sugli aspetti percettivi e di controllo digitale degli ambienti dove tali attività vengono.

Il potenziamento del Teatro Virtuale presso il Dipartimento di Design e l’integrazione con le attrezzature sperimentali già disponibili presso i dipartimenti proponenti, permetterà la creazione di un ambiente di sperimentazione e ricerca unico nel suo genere, a livello nazionale ed internazionale, con un sistema integrato straordinario di risorse e competenze. Il laboratorio interdipartimentale aumenterà la capacità di ricerca innovativa del Politecnico.

La ricerca porterà alla ideazione di nuove metodologie applicative in tutte le discipline coinvolte e alla realizzazione di applicazioni oltre lo stato dell’arte; i risultati attesi rispondono alle esigenze, sempre più emergenti, di nuovi sistemi di rilevazione e di simulazione degli aspetti percepibili, di nuovi materiali e di nuovi sistemi di interazione ambientale. Il laboratorio potenzierà inoltre la capacità di sviluppare collaborazioni sia con partner esistenti che con nuovi partner e di acquisire fondi di ricerca di origine pubblica e privata in un settore in continua espansione.

Il progetto si colloca in perfetta sinergia con gli obiettivi di industrie, istituzioni e aziende del settore dell’innovazione dei processi con i quali i proponenti già collaborano, ed in particolare: il progetto di SIMNOVA (centro di eccellenza nella formazione di medici per situazioni di emergenza) con il suo centro di simulazione medica e con gli interlocutori che si occupano di realtà aumentata e modellazione 3D avanzata, il progetto Smart Lighting and Well-Being di Philips Research (Eindohoven, NL) e le sperimentazioni di smart multisensory spaces per soggetti con disabilità intellettiva di centri riabilitativi presso Ospedale San Raffaele, Fondazione Sacra Famiglia e Fondazione Abilità Onlus.

Il laboratorio interdipartimentale permetterà, inoltre, di fornire servizi ad enti esterni che necessitano di spazi, attrezzature, materiali e competenze per simulazioni, rilevazioni e sperimentazioni. Il laboratorio interdipartimentale permetterà infine di valorizzare la multi-disciplinarietà della ricerca presso il Politecnico attraverso il coinvolgimento di tesisti provenienti dai diversi corsi di studio e attraendo giovani ricercatori in ambito nazionale ed internazionale.