PARIPASSO - Per crescere insieme

Il progetto di ricerca e i workshop di progettazione partecipata

Il Dipartimento di Design è partner del progetto PARIPASSO – Per crescere insieme, finanziato da Impresa Sociale Con i Bambini nell’ambito del “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile”. Rivolto ai bambini da 0 a 6 anni, con particolare attenzione ai primi 1000 giorni di vita, il progetto sperimenta un modello flessibile di accesso ai servizi educativi, volto a coinvolgere progressivamente le famiglie in condizioni di fragilità in pratiche consapevoli di educazione e cura per la prima infanzia.

Guidato dalla Cooperativa Sociale Stripes Onlus, il progetto PARIPASSO si sviluppa in cinque territori — Castel Volturno, Roma, Desio, Valle Trompia e Bari — attraverso la creazione di hub territoriali per l’infanzia. Questi spazi sono pensati per accogliere bambini e famiglie, in particolare famiglie fragili spesso escluse dai servizi tradizionali.

L’attività di progettazione degli hub, negli interni come nel contesto urbano, indaga come polifunzionalità, flessibilità e accessibilità possano generare luoghi di “soglia”, capaci di favorire l’incontro e il coinvolgimento delle comunità locali.

In questo ambito, il team di ricerca del Dipartimento di Design contribuisce a sviluppare il modello di hub come strumento di supporto alla genitorialità, promuovendo un approccio educativo multidisciplinare e valorizzando le esperienze dei partner territoriali per costruire una legacy condivisa e duratura.

Il Dipartimento ha curato due workshop di progettazione partecipata, presso gli hub di Bari (novembre 2024) e Desio (maggio 2025) che hanno coinvolto studenti di design, pedagogisti della rete PARIPASSO e famiglie del territorio, con l’obiettivo di rafforzare il senso di appartenenza e la co-responsabilità all’interno della comunità.

Spazi leggeri per accogliere le famiglie. Il workshop a Bari

L’Hub di Bari ha ospitato dal 6 al 9 novembre 2024 le docenti del Dipartimento, Barbara Camocini e Elena Giunta, insieme alle studentesse della Scuola del Design Catharina Dias, Martina Manfè, Elisa Poma, Francesca Porcile e Sara Vasco, per lo svolgimento del workshop intitolato “Spazi leggeri per accogliere le famiglie” nel lavoro di co-progettazione con genitori e con i referenti pedagogici del progetto Michela Brugali di Stripes e Valentina Colonna dell’Associazione di Promozione Sociale Mama Happy, che gestisce l’Hub oggetto dell’intervento.

Il workshop ha avuto come obiettivo l’ideazione di soluzioni progettuali volte alla valorizzazione degli spazi esterni adiacenti alla scuola (il cortile e l’area pubblica antistante), attraverso interventi di allestimento leggeri pensati per accogliere e supportare attività rivolte a genitori e bambini.

Oltre a offrire un sostegno concreto alle attività dell’Hub, gli allestimenti mirano a rafforzare la narrazione del progetto sul territorio e a proporre un sistema tematico di elementi in grado di ospitare eventi per la cittadinanza, incentivando così un uso più attivo e partecipato degli spazi esterni.

I prototipi:

Cavalletto e cornice di Elisa Poma è costituito da una famiglia di elementi che creano uno spazio definito e protetto per ospitare molteplici attività educative indirizzate alle famiglie e promuovere i servizi offerti dagli hub PARIPASSO attraverso elementi di supporto alla comunicazione diffusi nella città. L’approccio di progetto indaga le possibilità offerte dalla combinazione tra due elementi allestitivi singoli “Cavalletto e Cornice”, realizzati in due diverse ‘taglie’ e aggregati secondo modalità diverse.

La piccola e grande Bari di Catharina Dias, Martina Manfè, Francesca Porcile, Sara Vasco mira a offrire ai bambini da 0 a 3 anni e ai loro accompagnatori uno spazio per esplorare e scoprire insieme, rafforzando il legame attraverso un’esperienza educativa e ludica. Pensato per Bari, valorizza il contesto urbano e culturale, proponendo un percorso di scoperta delle icone architettoniche locali. Un allestimento interattivo e una comunicazione visiva stimolano la curiosità e la crescita dei bambini tramite il gioco e l’interazione con l’ambiente cittadino.

Luoghi educativi accoglienti come approccio pedagogico di sostegno alle famiglie. Il workshop di Desio

Le studentesse Alice Abela, Martina Crivellaro, Anna Meregalli, Giulia Mastrantonio e Giulia Tassoni, guidate dalle docenti Barbara Camocini e Elena Giunta, hanno condotto, nel mese di aprile 2025, un’attività di documentazione e progettazione, che ha portato nella fine del mese di maggio 2025 alla realizzazione di prototipi sul campo presso l’Hub di Desio. Tali proposte, per campagne di comunicazione e allestimenti puntuali, sono state pensate per promuovere le attività dell’Hub nel contesto urbano, coinvolgendo anche il parco di Villa Tittoni, adiacente alla struttura.

Integrando competenze di design degli spazi, prodotto e grafica, il workshop ha consentito di sviluppare, con il contributo dello staff di pedagogiste di Stripes, prototipi di micro-allestimenti educativi successivamente presentati alle famiglie che frequentano l’Hub, nonché alla cittadinanza di Desio.
I progetti offrono spunti di riflessione sulla relazione tra adulto e bambino, sia negli spazi interni che esterni di tutti gli hub coinvolti nel progetto PARIPASSO.

I prototipi:

Forma Fiabe di Alice Abela è un teatro interattivo in cui i bambini possono sprigionare la propria fantasia e immergersi in un mondo fatto da forme che prendono vita creando avventure sempre diverse. Applicando le forme alla struttura, i bambini creano scenari, personaggi e ambienti ogni volta differenti, in cui si possono immergere anche loro stessi, diventando veri e propri protagonisti della storia. Raccontare storie diventa un’esperienza educativa condivisa che favorisce lo scambio, l’ascolto, l’empatia e la costruzione di un immaginario comune.

Grow Slow – Semi di pazienza di Martina Crivellaro nasce con l’obiettivo di ideare un’attività educativa rivolta a bambini da 0 a 3 anni. Ispirato al parco di Villa Tittoni a Desio, il progetto valorizza lo spazio all’aperto e i suoi elementi naturali, dando vita a un sistema composto da quattro moduli pensati per allestire aree dedicate al giardinaggio. Attraverso un’esperienza concreta e immersiva, Grow Slow offre ai bambini la possibilità di entrare in contatto con il ritmo lento, ma costante, della natura, promuovendo un apprendimento sensoriale basato sulla pazienza, sull’osservazione e sulla cura.

Piccoli Mondi di Anna Meregalli nasce nella cornice dei progetti di soglia, pensati per creare connessioni significative tra interno ed esterno. Si tratta di un micro-sistema allestitivo temporaneo, costituito da elementi di arredo mobili ma durevoli nel tempo, che estendono le funzioni e le attività del servizio indoor verso l’esterno. Un telo, realizzato in materiale plastico resistente all’uso outdoor, funge da base narrativa: attraverso forme astratte e colori semplici richiama paesaggi immaginari, stimolando il gioco libero e l’interpretazione individuale.

Enigma a colori di Giulia Mastrantonio è pensato per attirare e coinvolgere le famiglie di Desio, rendendo Villa Tittoni una meta interessante e accessibile per grandi e piccoli. Al centro dell’iniziativa l’attenzione alla relazione tra genitore e figlio: il percorso verso la Villa diventa un momento di condivisione e dialogo, in cui viene stimolata l’immaginazione grazie a una serie di sagome colorate installate lungo il tragitto, pensate per incuriosire e stimolare storie.

Facciamo che… di Giulia Tassoni ha l’obiettivo di raccontare l’approccio pedagogico dell’Hub PARIPASSO di Desio evocando un’idea di infanzia fondata sull’immaginazione, la relazione e la libertà di interpretazione. Attraverso elementi allestitivi leggeri, modulabili e accessibili, invita a giocare nel presente, co-immaginare e stare nello spazio pubblico come luogo educativo aperto. L’obiettivo pedagogico è stimolare l’autonomia e il pensiero creativo: ogni pannello è una suggestione, non una regola, può diventare qualsiasi cosa. Il gioco è esplorativo e sensoriale: i bambini possono toccare, guardare, muoversi attorno e attraverso i pannelli, attivando linguaggi diversi e creando narrazioni che diventano occasione di dialogo con gli adulti.

«L’obiettivo principale del Dipartimento di Design all’interno del progetto è restituire un modello che si concretizza nella realizzazione di hub di accoglienza per l’infanzia: il frutto della collaborazione tra diverse energie e discipline.»

(Barbara Camocini, responsabile del progetto per il Dipartimento di Design)

Photo credits: Elisa Ercolani e Anna Morali per Mission Bambini

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